Il paese
Ula Tirso è un comune italiano di 590 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella regione storica del Barigadu. Il suo nome ufficiale e l'unico in uso tra la popolazione, nonché l'unico con il quale il paese è conosciuto, è Ula senza accento sulla a, nonostante sia erroneamente riportato dall'Istat con tale accento, errore che ha dato il via all'uso sbagliato da parte di vari organi di informazione, tra cui anche Wikipedia. È possibile trovare conferma del fatto che il nome ufficiale è Ula Tirso sia presso il sito ufficiale del comune,[2] sia presso quello, sempre ufficiale, dei comuni della Regione Sardegna.[3]
Il territorio di Ula Tirso confina con i seguenti comuni: a sud Busachi, il paese più vicino a Ula, situato a soli 2,7 km. a nord-est Neoneli, a est Ortueri, a nord Ardauli e a nord-ovest Ghilarza.
La festa principale è La Maddalena che si festeggia il 22 luglio, ma si festeggia anche il patrono Sant'Andrea il 30 novembre, giorno in cui si usa anche gustare il vino novello, successivamente è la volta delle donne che il 13 dicembre festeggiano Santa Lucia, con balli e gustosi dolci, a gennaio si festeggia poi Sant'Antonio con la tradizionale tuva, falò, e balli accompagnati dal pane cun gherdas, un tipico pane sardo fatto con il lardo o con lo strutto di maiale. e vino a volontà; a febbraio c'è il carnevale con le tradizionali sfilate rigorosamente accompagnate dalla maschera ulese S'urtzu e sos bardianos. Per Pasqua sono invece da non perdere i riti antichissimi della settimana santa, il più toccante dei quali è S'iscravamentu, il rito della rimozione di Cristo dalla croce, il venerdì con la processione notturna. Questo rito è diffuso in tutta la Sardegna ed è di origine catalana, derivando il nome dal catalano desclavament, letteralmente "schiodamento".
Un altro santo che si festeggia è Sant'Isidoro l'ultimo sabato di maggio, in località Besela dove, grazie alla donazione di un terreno da parte di un generosissimo ulese emigrato in provincia di Verona, nel 1996 la popolazione ha costruito una chiesetta campestre dedicandola al Santo agricoltore; la festa è l'occasione per gustare la tipica pecora bollita accompagnata da gustosi formaggi locali e vino sino a tarda sera.
Nel mese di agosto è la volta della sagra dedicata alla tipica pasta ulese: sos cannisones, ma non mancano le svariate e gustose qualità di dolci rigorosamente tipici, il pane, i formaggi, il bollito di pecora, i vini, i liquori del posto e il miele. Sempre nel mese di agosto si festeggia l'emigrato: grazie alla collaborazione e partecipazione di tutto il paese ogni anno si organizza una cena all'aperto accompagnata da musica e balli tradizionali dove la maggior parte degli emigrati si danno appuntamento per trascorrere una serata di allegria con tutta la popolazione.